Origini storiche
Pereto vanta origini antiche, come testimoniano gli antichi cocci e insediamenti umani riscontrabili in molte zone ma, le prime notizie documentate risalgono alla fine del 900.
Pereto è un borgo situato su uno sperone del monte Fontecellese, al confine tra il Lazio e l'Abruzzo; a ciò deve il nome di Porta d’Abruzzo. L'area si caratterizza per la presenza di una delle faggete più vaste d'Europa. Il borgo è sovrastato dal castello medievale che domina la Piana del Cavaliere. Ancora oggi il borgo conserva la struttura medievale. Può essere definito un museo a cielo aperto: le case sono costruite lungo piccoli vicoli che si allargano in piazze e si alternano a chiese e palazzi maggiori.
Il borgo, nel tempo, segna il confine tra diverse aree religiose e politiche, rappresentando un punto strategico sia per la Piana del Cavaliere che per la Marsica. In età preromana e romana, dopo essere entrato a far parte della regione degli Equi, rappresentò uno dei punti di confine strategici tra il popolo Equo, Marso e romano.
Tra l’anno 1000 e il 1400 fu sotto il controllo religioso dell’abbazia di Subiaco, di quella di Montecassino e quella di Farfa. Il controllo politico venne invece destinato a varie famiglie: la famiglia della Marsica, gli Orsini e la famiglia Colonna che dominò il paese fino al 1806 quando, con l’abolizione dei feudi, i loro possedimenti furono ceduti.
Agli inizi del XX secolo diverse persone emigrarono, inizialmente, verso gli Stati Uniti d’America, e successivamente verso la città di Roma e la sua periferia (Tivoli, Bagni di Tivoli, Guidonia, ecc.) con un conseguente spopolamento. Oggi a fronte a mutate condizioni di lavoro, mentre nuove famiglie si stanno insediando nel centro abitato, si assiste al ritorno in terra nativa di molti che si erano insediati altrove.